Di Jack Copeland. ©Copyright B.J. Copeland, July 2000. Nel 1935, alla Cambridge University, il logico e pioniere informatico inglese Alan Mathison Turing concepì il moderno computer. Egli descrisse una macchina di calcolo astratta, consistente in una memoria senza limiti ed un lettore che si muove avanti e indietro sulla memoria, simbolo dopo simbolo, leggendo ciò che trova e scrivendo ancora simboli. Le azioni dello scanner sono dettate da un programma di istruzioni anch'esso memorizzato nella memoria sotto forma di simboli. Questo è il concetto di programma memorizzato di Turing e implica la possibiltà, da parte della macchina, di operare, modificare e implementare il suo stesso programma. La macchina da calcolo di Turing del 1935 è oggi nota semplicemente come macchina universale di Turing. Tutti i computer moderni sono essenzialmente macchine di Turing.

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