Il file .htaccess | ALTRI capitoli | ||||
Nomi di dominio, DNS e pagine web: FAQ Le FAQ presenti riguardano l'installazione di un sito web su un server esterno, acquistato in Hosting condiviso ( senza accesso, quindi, all'intero disco fisso del server ) e con un sistema operativo Linux. Il server Apache permette di installare più file di configurazione che ne controllano il funzionamento. Questi file di configurazione, però, vengono installati in quella parte del disco fisso il cui accesso è, solitamente, riservato all'amministratore. Nel caso di hosting condiviso, quindi, i file di configurazione di Apache non sono ne raggiungibili, ne modificabili dal singolo utente. Qui entra in gioco il file:
un file che può contenere una serie di direttive Apache, che verranno applicate a tutti i file e a tutte le sottodirectory contenuti nella directory in cui il file è installato, anche se si tratta di una directory utente di un piano di hosting. "In generale, i file
contenuta nei file di configurazione principali ( quelli raggiungibili solo dall'amministratore ). Questa direttiva specifica le categorie di direttive che verranno recepite se trovate nel file
scopriremo che questa direttiva è permessa nel file
e che la riga:
ci dice che nei file di configurazione del server dovremo trovare la riga:
affinchè l'eventuale direttiva contenuta nel file
Visto che stiamo parlando di hosting, è chiaro che noi, come utenti, non avremo mai l'accesso ai file di configurazione principali di Apache e dovremo, quindi, sfruttare i file
ed è equivalente alla direttiva seguente, scritta, invece, nel file di configurazione del server Apache (
Se nella direttiva scritta nel file di configurazione principale viene specificata la directory alla quale quella direttiva deve essere applicata:
nel caso del file
In questa pagina ufficiale trovate tutte le direttive disponibili nelle distribuzioni standard di Apache. Ipotizziamo di voler impostare un testo, una pagina di default o un programma, da mostrare o da eseguire ogni volta in cui il server incontra un errore. Esiste una direttiva Apache, per fare ciò:
la cui sintassi richiede, semplicemente, il numero dell'errore ( HTTP response code ) ed il testo, oppure la pagina, oppure il programma da mostrare o da eseguire:
Questa direttiva è eseguibile da un file
Quello che non sappiamo è se l'amministratore del server sul quale è installato il nostro sito ha inserito, nel file di configurazione di Apache, la riga:
come richiesto dalla documentazione standard Apache per la direttiva:
Se il file
la direttiva verrà applicata alle pagine dell'intero sito web. Questo significa che per qualsiasi richiesta di una pagina non esistente sul server ( errore di battitura o pagina vecchia, eliminata ma presente nei motori di ricerca ), l'utente web riceverà il messaggio: "Pagina non trovata", oppure, nel caso di un generico messaggio di errore del server ( HTTP response code 500 ), il server stesso eseguirà un programma di verifica chiamato tester. C'è un valore speciale, da associare alla direttiva:
che indica al server di utilizzare i suoi messaggi di default. Per avere un elenco dei codici di stato HTTP ( HTTP response code ), vedere la pagina di Wikipedia, nella versione inglese ( più completa ) o nella versione italiana. Per una gestione ottimale dei file
|
|||||
Il file .htaccess | Le guide di .bit: contenuto originale |