Location Diversity in Anonymity Networks | Cerca per titolo, autore, parola chiave | ||||||||
Location Diversity in Anonymity Networks di Nick Feamster e Roger Dingledine. Le reti anonime si sono a lungo affidate alla differenziazione geografica dei loro nodi ( server proxy o relay ), per proteggere i dati in transito da attacchi esterni, soprattutto dalle analisi del traffico. Più è grande la frazione di rete anonima che un avversario è in grado di osservare, infatti, maggiore sarà la sua capacità di sferrare attacchi. In questo studio, vengono messe a confronto due reti anonime, Mixmaster e Tor, per investigare le differenze che le contraddistinguono, rispetto ad un avversario che controlla un singolo dominio amministrativo. In dettaglio, in questo studio viene implementata una variante di una tecnica recente che valuta passivamente il gruppo amministrativo di domini ( Autonomous System, o AS: gruppo di reti sotto il controllo di un'unica autorità amministrativa ) posto tra due end-host arbitrari ( mittente e destinatario ), senza possibilità di accesso agli end-host. Grazie a questa tecnica, vengono analizzati i percorsi ( circuiti ), interni all'Autonomous System, che presumibilmente vengono utilizzati dalla rete anonima, scoprendo che in molti casi più nodi della rete anonima vengono a trovarsi all'interno dello stesso dominio amministrativo. Inoltre, differenti percorsi tra i vari nodi della rete anonima e tra i nodi e gli end-host attraversano lo stesso dominio.
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