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OSI Reference Model ITU-T Recommendation X.200: The Basic Reference Model for Open Systems Interconnection oppure Open Systems Interconnection Reference Model, the OSI Reference Model, o molto più semplicemente OSI Model. Questo testo è stato approvato il primo luglio 1994. Un testo identico è stato pubblicato anche come ISO/IEC International Standard 7498-1. ITU ( International Telecommunication Union ) è l'agenzia delle Nazioni Unite specializzata nelle telecomunicazioni. Uno dei modi per rendere più semplice la comprensione delle tecnologie di rete è di suddividerle in singole unità ciascuna delle quali sia responsabile di uno specifico incarico o di una specifica funzione o svolga uno specifico ruolo. Inoltre, dobbiamo assicurarci che tutte queste singole unità possano operare tra loro: quindi, ciascuna unità deve sapere cosa le altre unità si aspettano da lei e cosa lei deve aspettarsi da ciascuna delle altre unità. Questo è il principale scopo dei modelli di rete: suddividere la moltitudine di compiti necessari alla implementazione di una rete in pezzi più piccoli che possano essere meglio gestiti, creando dei muri tra un pezzo e l'altro e stabilendo le regole da rispettare per valicare quei muri. I modelli di rete rappresentano una struttura con la quale suddividere i differenti compiti necessari alla implementazione di una rete in una serie di livelli ( layer ). Ciascun hardware e software operante ad un determinato livello ( layer ) è responsabile della interazione con il corrispondente hardware e software operante su altre macchine, ma allo stesso livello ( layer ). Open Systems Interconnection Reference Model (OSI Reference Model o OSI Model), originariamente, fu creato come base per una serie di protocolli di rete chiamata OSI Protocol Suite. Questa suite non raggiunse mai un largo successo: la crescita di Internet e la diffusione dei suoi protocolli TCP/IP, aderenti al modello OSI, portarono alla vittoria di TCP/IP. Molti libri sulle reti spesso sorvolano sul modello OSI, e a volte lo trascurano del tutto, considerandolo troppo teorico e non applicabile ai protocolli moderni quali TCP/IP. Se da una parte è vero che il modello OSI è fondamentalmente un modello teorico, tanto che alcuni protocolli di rete non sono progettati in completa aderenza ai confini da esso stabiliti, è altrettanto vero che oggi è difficile leggere di una tecnologia di rete che non contenga espliciti riferimenti al modello OSI e ai suoi livelli ( layer ). Alcuni protocolli vengono addirittura nominati con un riferimento al modello OSI, come il Layer Two Tunneling Protocol. Il modello OSI non è il solo modello utilizzato per descrivere la struttura delle reti. Ci sono molti altri modelli che descrivono una serie di protocolli o di tecnologie che vengono utilizzati l'uno a fianco dell'altro, ma in questo caso si parla più facilmente di architettura di rete o suite di protocolli, piuttosto che di modello. A prescindere da come siano definiti i singoli livelli e la diverse tecnologie, le suite di protocolli di rete cercano tutte di realizzare lo stesso fine, l'implementazione di una rete. Quindi, anche se i livelli non sempre sono gli stessi, spesso sono comparabili tra loro. Il concetto più importante contenuto nel modello OSI è il concetto di layer ( livelli, strati ). Non è una esagerazione sostenere che i layer sono il cuore del modello OSI: separare le funzioni di rete in funzioni distinte che operano a differenti livelli. Ogni livello, o strato, è responsabile di un preciso compito o insieme di compiti, oltre che della gestione delle relazioni con i livelli inferiore e superiore. OSI Reference Model comprende sette layer, numerati da 1 a 7. Il numero assegnato a ciascun layer esprime la posizione del layer all'interno del modello e la vicinanza del layer all'hardware utilizzato per implementare la rete. Il livello più basso, infatti, è il layer fisico, il cavo di trasmissione, dove troviamo l'hardware responsabile dell'invio dei segnali di basso livello. E' il dominio degli ingegneri e degli esperti di segnali. Il settimo layer, invece, è il livello dell'applicazione, il livello dove troviamo il programma con il quale interagisce l'utente e il sistema operativo.
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