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Le basi della computazione di P.Lombardi. Potremmo intitolare questo lungo e minuzioso articolo: How computers work. Queste sono le basi, le fondamenta, della tecnologia informatica: com'è possibile che una serie di circuiti elettrici ( CPU ) possa eseguire dei calcoli? In questo articolo, in lingua italiana, vengono descritti: la logica booleana e la creazione delle porte logiche, i circuiti elettrici il cui comportamento risponde alla logica degli operatori booleani: AND, OR, XOR, NOT; le tabelle di verità; la logica combinatoria e le funzioni complesse; la logica sequenziale e i registri ( flip-flop ); il clock e la frequenza massima di clock. Tutto questo per comprendere chiaramente la funzione di un linguaggio di programmazione fondamentale, assembly: in ultima analisi, infatti, il codice assembler che viene eseguito dal processore non è altro che la sequenza di valori da presentare sui bus interni e quali registri devono essere abilitati. Se si pensa di eseguire una operazione in un ciclo di clock, si capisce come la sequenza di abilitazioni all’interno del processore sia di fatto la sequenza di operazioni assembler. Detto con le parole dell'autore: Quando si cerca di spiegare come funzionano i computer, e più in particolare i processori, la prima cosa che si dice è che sono basati su zeri e uni. A questa affermazione praticamente senza senso ( troppo criptica per il profano e addirittura ovvia per l'esperto ) usualmente si cerca di porre rimedio con un altro classico, il paragone con le lampadine accese e spente. Purtroppo l'eccesso di familiarità che ha l'immagine di una lampadina accesa o spenta, porta il lettore ( o l'ascoltatore ) a non porsi altre domande su come funzionano veramente i processori e quindi ad ignorare l'enorme sforzo progettuale che sta alla base.
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